25 maggio 2009

D'autres fois, calme plat, grand miroir de mon désespoir.


Altre volte, calma piatta, grande specchio
della mia disperazione

- Charles Baudelaire -

Leggendo un libro mi sono trovata davanti la citazione di questi versi.
Al di là del contesto della poesia da cui sono presi (La musique) e del libro che li riportava, mi hanno fatto riflettere. Perchè, in effetti, hanno espresso ciò che in questo periodo ho dentro.
Secondo il grande Leopardi, il poeta è colui che riesce ad esprimere con le parole giuste ciò che ognuno di noi ha dentro ma che non riesce a tirare fuori.
E davvero ora mi sembra così.
Non mi ero mai fermata a pensarci ma da un po' di tempo questa tristezza che sento non si manifesta, come altre volte, con momenti di sconforto, ma solo con una grande calma che mi pervade e mi avvolge, è più malinconia che tristezza, disperazione quasi alla maniera kierkegaardiana.
E diventa un momento piacevole, mi piace crogiolarmi in questa sensazione che mi culla come un'amaca... Chiudo gli occhi... sento un venticello fresco che mi accarezza il viso, i capelli, la pelle... sento il profumo di una stagione che sta per finire ma che in fondo non mi lascia dentro niente... se non questa pace ristoratrice e malinconica...

... e il naufragar m'è dolce in questo mare.

23 maggio 2009

In un giorno di sole

Dopo un giorno passato tra le faccende di casa, mi fermo un attimo ad osservare la mia gatta, e mi sconvolge la sua bellezza: è regale, aggraziata, altezzosa, meravigliosa.
Sta prendendo un po' d'aria in balcone, in questa giornata così calda che si sente quasi il peso dell'aria sopra di noi, di tutte quelle molecole gonfie di caldo...
Come fa un solo astro, il Sole, ad illuminare e riscaldare uno spazio tanto ampio? Riesce a far brillare ogni cosa, ogni foglia, ogni filo d'erba, ogni viso. E' così bello che vorrei essere capace di guardarlo ed ammirarlo, ma dopo un paio di tentativi rinuncio con grande gioia della mia retina...
Le cose indispensabili per la nostra sopravvivenza sono essenzialmente ossigeno, acqua, cibo e calore. Ma quali sono le cose indispensabili per la nostra vita? Non voglio esistere, passare sul mondo come un alito di vento che viene subito dimenticato.
L'uomo tende sempre a creare dei legami con il resto del mondo, cose, animali, persone, forse proprio per questa paura di passare, e basta, senza lasciare un segno.
L'amore, l'amicizia, la famiglia, sono legami.
Guardando due amiche che in questo periodo si sono avvicinate molto, osservando il loro rapporto, mi chiedo se anche io sono in grado di costruire dei legami veri. Perchè, sì, ho tanti amici, ma sento di non aver costruito niente di assolutamente vero con nessuno. Non che i miei legami siano falsi, anzi. Ci sono tante persone con cui amo stare. Ma sento che manca quel qualcosa in più di indescrivibile, ineffabile, impalpabile.
L'amica più grande che ho, con cui sono cresciuta, ora ha un ragazzo, una storia seria.
Mi dedica un po' meno tempo, questo è normale, ma non è questo il punto. Sento che qualcosa è cambiato profondamente, per lei soprattutto, perchè ora ha un'altra persona su cui contare.
Forse questo è un po' egoistico, ma vorrei avere qualcuno che conta assolutamente ed incondizionatamente su di me.
Che sia un amico, un ragazzo, non importa.
Ma forse è vero che non sono in grado di essere quella persona.
Forse non sono neanche capace di innamorarmi.
E sento che passerò sul mondo e sulla vita come un alito di vento.

La mia poesia

In ognuno di noi c'è un poeta.
Perlomeno in me c'è.
E' quello che in me riflette, fa domande, si stupisce delle cose più disparate...
E' un po' fanciullino e un po' albatros, vola su ali che solo lui ha, ma soffre più di ogni altro.
E' la creatura più sensibile, fragile, creativa e intelligente che io conosca.
Non che io sia più intelliegente di altri, ma conosco lui meglio degli altri.
E ogni tanto, quando si sente solo e al sicuro, esce fuori.
Quando lui esce, io scrivo. Perciò attraverso la mia scrittura non conoscerete tanto me, ma lui.