In ognuno di noi c'è un poeta.
Perlomeno in me c'è.
E' quello che in me riflette, fa domande, si stupisce delle cose più disparate...
E' un po' fanciullino e un po' albatros, vola su ali che solo lui ha, ma soffre più di ogni altro.
E' la creatura più sensibile, fragile, creativa e intelligente che io conosca.
Non che io sia più intelliegente di altri, ma conosco lui meglio degli altri.
E ogni tanto, quando si sente solo e al sicuro, esce fuori.
Quando lui esce, io scrivo. Perciò attraverso la mia scrittura non conoscerete tanto me, ma lui.